Dall'Agenzia Italia
Nel 2007 il monte ore lavorate è aumentato dell’1,7% rispetto al 2006, più della crescita del Pil, che è stata dell'1,5%. Lo rivela uno studio condotto dall'Istat.
Dal 1993, rileva l'istituto, le ore di lavoro sono aumentate del 10,7%, e ancor più consistente è stata la crescita delle posizioni di lavoro (+13,9%). Il Pil per ora lavorata, nel 2007, è invece diminuito dello 0,2% rispetto al 2006, a testimonianza di un deficit di produttività.
Analizzando i dati per settore, emerge la progressiva crescita del comparto servizi, che raggiunge il 67% del totale di ore lavorate: industria e agricoltura invece occupano rispettivamente il 27,5% e il 5,5%. Per quanto riguarda le posizioni nella professione, il lavoro dipendente contribuisce maggiormente alla produzione di reddito, occupando circa il 68,4% del totale di ore lavorate: in calo il lavoro indipendente, che dal '93 al 2007 e' passato dal 35% al 31,6%.
Non basta lavorare di più
(pubblicato su Repubblica.it il 9 lug 2008)
Chi avesse avuto bisogno di una conferma del fatto che il provvedimento di detassazione degli straordinari non serve ad aumentare la produttività (anzi, semmai la riduce), adesso questa conferma ce l’ha dai dati Istat, che testimoniano appunto questo fatto: l’anno scorso le ore lavorate sono aumentate, ma il Pil per ora lavorata (cioè il valore aggiunto prodotto con ogni ora di lavoro) è diminuito.
E’ un dato che toglie ogni alibi alla misura decisa dal governo che – non a caso – si è meritata molte lodi da parte della Confindustria. Si tratta, ancora una volta, di un espediente per aumentare la flessibilità e ridurre il costo del lavoro, naturalmente a svantaggio dei lavoratori visto che un’ora di straordinario viene pagata meno che una di lavoro ordinario (come avevamo scritto in questo articolo). Fosse solo questo: invece ci sono altre conseguenze negative, dall’ampliamento della possibilità di eludere il fisco all’aumento del rischio di incidenti sul lavoro, nei quali, come è facile capire, la stanchezza spesso giuoca un ruolo decisivo.
Un provvedimento modesto, che non incrementerà gran che le buste paga di quei lavoratori (solo una minoranza, peraltro) a cui si applicherà e che davvero non sembra avere nessuna implicazione positiva, se non qualche soldo di risparmio per le imprese. Ma ne vale la pena?