A Passera uno scherzo da Prelatura
Pubblicato per poche ore un falso profilo su Facebook in cui il banchiere, oltre a cercare “una relazione” e “appuntamenti” in rete, risultava membro dell’Opus Dei
(pubblicato il 17 gen 2009)
Scherzo da prete, anzi da Prelatura, a Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, la più grande banca italiana. Oggi (17 gennaio) una notiziola su Dagospia informava che anche Passera aveva messo il suo profilo su Facebook, la comunità Internet che oggi va per la maggiore.
Chi, incuriosito, fosse andato a controllare, avrebbe effettivamente trovato un profilo di Passera, completo di foto (una di quelle già viste pubblicate tante volte) e di notizie biografiche sul suo curriculum e i suoi incarichi e 35 “amici”.
Tutto molto credibile, ma con una stranezza e due particolari da saltare sulla sedia. La stranezza era che si trattava di un profilo accessibile a tutti. Non è così, di solito, per i personaggi noti, a meno che non si tratti di politici o persone di spettacolo che vogliono usare Facebook come strumento per comunicare con il loro pubblico.
Ma questo è ancora niente. Alla voce “in cerca di” (ossia lo scopo per cui si è messo un profilo su Facebook) appariva “appuntamenti” e “una relazione”. Il più importante banchiere italiano – perlaltro sposato – che cerca di rimorchiare su Internet!
Il secondo particolare era ancora più malizioso. Alla voce “Gruppi” di cui è membro, alla fine di un elenco plausibile ce n’era uno che costituiva decisamente una sorpresa: Opus Dei. E in effetti la scheda di Passera compariva fra quelle dei 1.998 iscritti di Facebook al gruppo dedicato alla potente e controversa associazione religiosa fondata dallo spagnolo Josè Maria Escrivà de Balaguer, elevata al rango di Prelatura personale da Giovanni Paolo II sotto il cui pontificato il fondatore, poco dopo la sua morte, è stato anche fatto santo.
Ora, a quanto risulta contatti fra Passera e l’Opus ci sono stati. Il banchiere ha collaborato con il Centro Elis, centro di formazione professionale dell’Opus. E’ stato tra i finanziatori, a titolo personale, del Campus biomedico di Trigoria e partecipa ai campi estivi di lavoro per la formazione dei giovani in Kenya, altre inziative dell’Opera. Ma, che si sappia, non ne ha mai fatto parte. La falsa scheda, evidentemente, vuole insinuare il dubbio che si tratti di un membro “coperto” (non per niente i detrattori la chiamano “la Santa Massoneria”). Chi ha fatto questo scherzetto a Passera, e con quale scopo? E come mai Dagospia, sempre molto attento ai dettagli “pruriginosi”, non ha notato le “stranezze”?
Se parliamo al passato c’è un motivo: il falso profilo è rimasto su Facebook solo poche ore, poi è scomparso. Evidentemente Passera è stato avvertito e ha preso i provvedimenti del caso. Per chi volesse togliersi lo sfizio di vederlo, però, abbiamo fatto uno screen shot della pagina: eccolo qui sotto.