Gli italiani in Germania:
”Non siamo come Berlusconi”
A Friburgo ristoratori e commercianti espongono un volantino su cui campeggia un “Basta Berlusconi”, per il 2 aprile manifestazione con una raccolta di firme per chiederne le dimissioni. “Ci vergogniamo della nostra immagine”
Gli italiani di Friburgo sono in rivolta contro Berlusconi. Ristoratori e commercianti espongono fuori dei loro locali un volantino su cui campeggia un “Basta Berlusconi”, per il 2 aprile è prevista una manifestazione con una raccolta di firme che verranno poi inviate al Frankfurter Allgemeine Zeitung (uno dei più autorevoli quotidiani tedeschi) e una serie di iniziative sono in corso su Internet.
“Tutto è iniziato a febbraio”, racconta Vanessa Vanti, una delle organizzatrici. “Alcuni ristoratori e commercianti italiani residenti a Friburgo hanno deciso di esporre davanti ai loro locali un volantino per dissociarsi dal comportamento di Berlusconi, che in Italia viola la Costituzione e all’estero danneggia la nostra immagine. La notizia viene pubblicata dal principale quotidiano locale, il Badische Zeitung, il 18 febbraio. L’iniziativa viene subito appoggiata da altri italiani residenti nella città tedesca, che si mobilitano per organizzare una manifestazione il 2 aprile: raccoglieremo firme di adesione a una lettera aperta in cui dichiariamo di non approvare e dissociarci dalla condotta del presidente del Consiglio, di cui chiediamo le dimissioni, e poi manderemo tutto al Frankfurter Allgemeine Zeitung”.
Il gruppo ha anche preso contatto con altre organizzazioni di italiani in Germania e ha aderito alla rete “AussorgeumItalien” (che significa “Preoccupazione per l’Italia”). Anche su Facebook c’è una pagina molto attiva, dal titolo "L'Italia all'estero dice basta".
“Bisogna che si sappia – dice ancora Vanti – che esiste un gran numero di italiani all’estero che guardano con rabbia e preoccupazione all’operato di Berlusconi e ai cambiamenti socio-culturali prodottisi in Italia durante i suoi anni in politica. Chi vive in Italia non può rendersi conto dell’immagine che di noi italiani hanno all’estero (in Italia, mi pare, se n’è cominciato a parlare da non molto), ma soprattutto di come veniamo valutati noi stessi dai cittadini del paese straniero in cui viviamo. L’immagine dell’italiano maneggione, menefreghista e maschilista, che finalmente eravamo riusciti a sradicare in parte dal pregiudizio degli stranieri, sta tornando a imporsi all’opinione pubblica internazionale. Da mesi, gli italiani di qui devono discutere quasi quotidianamente con conoscenti, colleghi eccetera e spiegare che no, non tutti gli italiani apprezzano i comportamenti del capo del governo e di chi lo difende a oltranza in barba alle leggi e alla Costituzione. Una situazione altamente imbarazzante e offensiva della nostra dignità. Di qui la manifestazione, come del resto sta avvenendo in molti altri luoghi, soprattutto nelle città più grandi”.